16 Ottobre, oggi non me la sento di darvi nessuna ricetta.
Non sono sicura che questa sia una buona idea (quella di non darne).
In fondo una ricetta ci sarà pure per contribuire a sfamare tutti noi viste le immense risorse di questo mondo, no?
Eppure c’è chi fatica ad averne, più di me che posso permettermi di cucinare per me e per piacere di un blog e di persone che ho intorno.
Nessun senso di colpa, semplicemente prendiamo coscienza che questa realtà è intorno a noi, geograficamente e non e, coinvolgiamoci non solo emotivamente ma anche attivamente (in qualunque modo ci sembri corretto ed efficiente).
Un solo invito, a noi che scriviamo di cibo, che lo amiamo e ce l’abbiamo sempre (seppur con difficoltà economiche) ricordiamoci di non sprecarne, usarlo bene e apprezzarlo!
Il diritto al cibo è il diritto umano fondamentale e precondizione del diritto alla vita. È nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e al primo posto degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite: riduzione della metà del numero di persone che soffrono la fame entro il 2015.
Nonostante questo, oggi più di 920 milioni di persone vivono con meno di 1 $ al giorno.
Questo non è dovuto alla carenza di alimenti, ma al fatto che il cibo non è accessibile: costa troppo rispetto a quanto le persone guadagnano ogni giorno e per questo non hanno denaro a sufficienza per comprare il cibo che serve loro a sopravvivere.
Le cause della fame quindi non sono nella natura ma nei disequilibri del commercio internazionale e nelle scelte delle politiche agricole che sono state prese in questi ultimi decenni. (fonte )
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2008 Etiopia, confine con Sudan, bevanda locale |
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2010 Burundi, Nyabikere |
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2010 Burundi, Riso e Fagioli piatto tipico locale |
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2010 Burundi |
a presto,
S.
Ricorderò le tue parole. E’ una promessa. Perchè il cibo si spreca e io ammetto di farlo troppo spesso.
non sapevo che oggi fosse la giornata del diritto al cibo, hai fatto bene a sxriverne un post. purtroppo si tende sempre a pensare che chi non ha cibo o ne ha poco è perché le sue terre non gli assicurano niente, e invece dietro c’è uno sfruttamento da parte delle grandi multinazionali. Complimenti per il tuo post