Ricetta pinsa romana fatta in casa
Fino a qualche anno la ricetta della pinsa romana era nota per lo più nella capitale e nelle località circostanti. Adesso, grazie alla sua crescente diffusione, si può affermare che la pinsa romana, così come la ricetta facile e veloce della pizza in padella, è una delle varianti più note della pizza tradizionale.
Ecco come poter realizzare questo piatto anche in casa. Il segreto per un’ottima pinsa non è solo nel mix di farine, ma anche nella lievitazione, che deve essere molto lunga.
Ricetta pinsa romana
Ingredienti per 6/7 pinse
900 g di farina
50 g di farina di riso
50 g di farina di soia
20 g di lievito di birra
20 g di olio EVO
sale
800 g di acqua fredda
(Nota: in alternativa puoi utilizzare 1 kg di farina per pinsa già pronta e l’impasto può essere lavorato a mano oppure con un’impastatrice)
Preparazione
Prendete un recipiente di generose dimensioni e versate tutte e tre le farine, mescolando con cura. Aggiungete quindi il lievito di birra, dopo aver sbriciolato il panetto. A questo punto, aggiungete una parte di acqua (600 g). Impastate per una decina di minuti, fino a che l’impasto non risulta piuttosto liscio.
Ricavatene una forma rotonda, sopra alla quale dovrete versare il sale e altri 100 g di acqua.
Continuate a lavorare l’impasto fino a che non risulta di nuovo compatto. Aggiungete quindi la restante parte di acqua e versate l’olio. Dovrete impastare di nuovo fino a che gli ingredienti non sono completamente assorbiti.
Se avete eseguito correttamente tutti questi passi, il risultato sarà un impasto un po’ appiccicoso, che potrebbe essere difficile lavorare con le mani. Sistemate l’impasto in un contenitore ermetico, oppure sigillate con la pellicola e mettete in frigo per circa 24-36 ore.
La lunghezza della prima lievitazione è fondamentale per garantirvi un ottimo risultato finale.
Togliete dal frigo e dividete la pinsa in panetti. Dovreste ottenerne circa 6 o 7 di circa 250 g. Lasciate lievitare fino a che il volume non raddoppia, per circa 2 ore.
Fate scaldare il forno a temperatura molto alta, poi stendete a uno a uno i panetti.
Condite con salsa di pomodorini o pomorodo a pezzettoni e adagiate le pinse su carta da forno. Si cuociono in una decina di minuti. Poco prima del termine della cottura, potete aggiungere ingredienti a piacimento, come la classica mozzarella, cipolle, salumi, alici e olive.
Pinsa e pizza: le differenze
Partiamo dalla forma: la pizza è tonda, mentre la pinsa viene realizzata tradizionalmente in forma ovale. La ragione è da ritrovarsi nell’antico uso come “base” per adagiare altri cibi cotti, come ad esempio le carni. Come abbiamo visto, anche le farine sono diverse, così come la quantità di acqua e di olio, le modalità di impasto e di lievitazione. Le caratteristiche che fanno apprezzare la pinsa come alternativa alla pizza sono la morbidezza, la maggiore digeribilità (dovuta alla presenza di farine di qualità e di lievito madre) e, naturalmente, il suo gusto unico.