Torta di carote a colazione. Rinunce che a volte fanno piacere.

 La settimana scorsa mi arriva una telefonata:”Andresti in Cambogia?”. o_O”Ti pago il lavoro (solo 2 g. di impegno non molto) ma soprattutto ti faccio il biglietto aperto. Quindi puoi farti le vacanze lì e decidere di tornare quando vuoi”.

Rispondo eccitata che è una bella proposta, molto inaspettata, soprattutto per il tipo di lavoro che dovrei svolgere e dico che intendo pensarci su prima di dare una risposta sicura.

Ok. Attacco il telefono e inizio a immaginare i templi Khmer….Angkor, patrimonio mondiale in tutto il suo splendore. Poi mi dico che lo devo dire a qualcuno e decido di parlarne con P.

Vorrei andare, una parte di me vuole essere già li. Ma non era proprio nei miei piani fare un viaggio così (oltre a non potermi permettere economicamente di restare lì e farmi le vacanze girando il Paese). Quest’anno pensavo che, dopo vari anni fuori, avrei trascorso un periodo tranquillo: magari in Italia o al massimo in Europa. E poi, un viaggio così lungo in aereo tra scali e altro (anche 15 ore) mi viene la nausea solo a pensarci dopo tutti quei viaggi che ho fatto! Adesso che di aerei ne ho fin sopra ai capelli!

Mi confronto con P. gli dico “Dai vieni anche tu” potrebbe essere l’occasione per fare una vacanza lì anche se non era nei piani. Poi si pensa a quali erano i piani e la Cambogia in fondo adesso non ci sta proprio…e quel lavoro, in fondo, non mi interessa e non mi gratifica per niente.

Adesso chiamo e gli dico cosa ho deciso.

Ma ho deciso veramente?

Me lo sono chiesta, molte volte.
Cosa faccio rinuncio ad un viaggio, cosi ? Io, che ho fatto del Mondo e del viaggio parte del senso della mia vita…come posso pensare di dire di No? Starò bene dopo?  che paura…

Però se ad una parte di me stessa non interessa andare lì e non si tratta del lavoro della mia vita, posso forse rifiutare. Starò bene anche rinunciando, ne sono sicura.
Al telefono allora gli dico No, guarda grazie mille ma non parto però se posso suggerirti qualcuno per sostituirmi ho già in mente chi. Certo, dice, anzi mi faresti un favore (in quanto credevo che ormai fosse fatta con te!).

Chiamo A. e sgridandola che non si era fatta sentire negli ultimi giorni, troppo impegnata con storie d’amore, le dico di richiamare che presto andrà in Cambogia, se vuole.
Lei come me qualche mese fa, avrebbe accettato, me lo sentivo. “Tanto è per pochi giorni”. Lo avrei detto io e lo ha detto lei.

Rinunciare a qualcosa così è un passo importate, per me. E non credevo ma avere detto “No” questa volta mi ha fatto stare bene. E’ sempre stato difficile dire di no ad una proposta che avesse in se un viaggio e non vederla come una opportunità da cogliere a prescindere da altri aspetti della vita (periodi, persone, affetti, luoghi, benessere etc….).

Adesso però ho fatto un passo in più. Non ho detto semplicemente “No” ma ho considerato altri fattori in questa scelta e non ha prevalso nessun aspetto sull’altro.
Il viaggio proposto non si è incastrato con il mio essere di oggi, per questo motivo è stato rimandato ad un periodo migliore.

Così A. viene ospite a Milano, da me, per organizzare questo lavoro e decido di preparare qualcosa che forse potrebbe essere piacevole per la nostra colazione. Trascorriamo due giornate aggiungendo del training per la sua partenza del prossimo sabato.

Chissà che non abbia scelto di fare questa torta perché in un certo senso il suo colore è stato ispirato a quelli che, nel mio immaginario, sono i colori della Cambogia….. In attesa di vedere le foto della mia amica A. lascio qui la ricetta della torta alle carote.torta di carote

Certo…mi piacerebbe vistitare quella parte del mondo ma questo non è il momento. E sono sicura che ci saranno altre possibilità come questa.

Ricetta torta di carote semplice
Classico stampo per plumcake rettangolare + 6 muffins piccoli

330g di Carote tritate e asciugate
  • 100g di Zucchero (la mia torta non era molto dolce, dipende come piace)
  • 80g di Zucchero di Canna (dona il colore dorato alla torta)
  • 150g di Farina
  • 100g di Farina semintegrale
  • 80g di Farina di Mandorle
  • 50g di Fecola di Patate (questa aiuta nel rendere soffice)
  • 1/2 Bicchiere di Olio di oliva
  • 3 Uova intere
  • 1/2 Limone (succo)
  • 1/2 Cucchiaio di Rum
  • 1/2 cucc.ino di Cannella in polvere
  • 1 Bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale

1. Ho lavato, tritato con il tritatutto e messo ad asciugare su carta assorbente le carote (altrimenti la torta resta molto umida). Ho montato i bianchi d’uovo a neve con un pizzico di sale e li ho messi in frigo in attesa.

2. Ho sbattuto i 3 tuorli con lo zucchero, la cannella e un pizzico di sale per dieci minuti con lo sbattitore elettrico. Poi ho aggiunto gradatamente il limone con il rum, la farina di mandorle e l’olio e le carote. Continuando a sbattere, ho integrato le farine già mescolate insieme al lievito e setacciate. Alcuni aggiungono un bicchiere di latte o un mezzo bicchiere di succo di arancia (che donerebbe quel colore tipico delle camille), io non avevo nessuno dei due quindi ho fatto senza.

3. Alla fine ho incorporato i tuorli montati a neve con il cucchiaio di legno, mescolando dal basso verso l’alto e facendo attenzione che non si smontino. Infornare a 190° per almeno 30 minuti. I muffins saranno subito pronti mentre per il plumcake ci vorrà di più! Io ho un forno a gas quindi ci ha messo in tutto 45 minuti per asciugarsi bene. Controllate con un coltello: se la lama è asciutta è pronto.

Filed under Breakfast, Food, Torte e dolci
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Questo è un archivio di esperienze e esperimenti. Sono una autodidatta e creativa in cucina a cui piace mescolare ingredienti di tutto il mondo. Condividere mi alleggerisce, perché ho sempre bisogno di trovare bellezza da qualche parte e creala se non ne vedo. Se mi lasci un commento sarò molto felice e sicuramente ti risponderò. In fondo, la comunicazione è bella se è a doppio senso.

7 Comments

  1. Anche io in un certo periodo della mia vita avevo sempre in casa due borsoni fatti: uno con cose leggere e uno con cose pesanti, ma ero da sola e le mie decisioni di andare, partire non potevano interferire con nessun altro. Adesso ho imparato a dire no,a mettere le radici in un posto e non mi è pesato affatto. Io non so darmi un’idea dei colori della Cambogia ma questa torta di carote è veramente stupenda. Un abbraccio

  2. In Cambogia non ci sono mai stata ma, dovessi associarla ad un colore, la penserei verde.
    Però la torta di carote sta bene associata alla Cambogia.
    Bon, mi sono incasinata da sola….

  3. @Stefania: Grazie Ste ! + invecchio e + partire mi sembra sempre più facile che restare, buon week end

    @CarlottaD: benvenuta e grazie di essere passata di qua. Si il colere giallo zafferano mi richiama alla mente i monici buddisti e allora lo associo all’oriente, senza pensare al Paese. Ma anche il verde non mi sembra niente male! ciao e a presto

  4. Non conosco Cambogia, ma penso che sar’ un posto stupendo!
    La torta di carote é la mia preferita! Mi é piaciuto tanto la tua ricetta.
    Léia

  5. Ciao Ste……. mi ha sempre incuriosito la torta
    di carote…….. e vedendo la tua ricetta, la
    proverò presto…… La Cambogia? Quando ero
    bambina,spesso mi capitava di affermare: Adesso
    scappo in Cambogia……mah……
    A presto.
    Aria

  6. L’ideale per me sarebbe andare in Cambogia e assaporare la tua torta di carote passeggiando! Penserei al verde e all’araancio, ma non saprei dirti come mai, sento anche odore di agrumi e alloro. Non voglio pensare a dove sono adesso… faccio lo struzzo e metto la testa sotto la torta di carote, che è meglio.

    Brava e a molto presto
    Mari

  7. @Léia grazie neanche io non conosco la Cambogia ma penso sia meravigliosa!

    @Aria: io l’adoro la trovo proprio buona e anche con la zuccaè ottima, magari per la prox volta!

    @Mari: si, diciamo che è una ottima proposta mi ci vedo camminare nelle stradine affollate cambogiane stuzzicando una fetta di torta! Chissà , un giorno forse….

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