Capperi Cucunci. Pistacchio. Uvetta. Pinoli. Pomodori secchi. La ricetta del Pane Cunzato in viaggio.

Il blu intenso del mare che ti cattura quando percorri la litoranea. Il verde sbiadito delle palme che svettano sul lungo mare. Il giallo delle case costruite con il tufo da tempo immemorabile. L’argento scintillante dei pesci sui banchi del mercato dove solo gli iniziati sanno dove cercare il pescato locale. Il cuore rosso delle angurie che quando ci si ferma a comprarle bisogna saperle scegliere quasi auscultandole. (cit.) e poi ancora…….. l’arancione dei fichi d’India che quando li apri devi stare attento a non pungerti. L’azzurro degli occhi di certi discendenti dei Normanni. Il grigio verde degli uliveti. Il rosso violaceo delle granite di gelsi. Il bronzo di corpi e volti complici della violenza del sole. (cit.)

Le parole di Culicchia in Sicilia, o cara, descrivono bene i colori che ho incontrato attraversando la Sicilia lo scorso agosto. Sono stati dei colori forti come era forte il caldo, i sapori e le emozioni provate in alcuni luoghi. Ho scoperto i contrasti eccessivi di città come Palermo o Messina, spaccate da povertà e desiderio di emergere, e l’aria intellettuale e scenografica di Catania e Ragusa Ibla.

La ricetta del Pane Cunzato

Ho assaggiato dolci cremosi e croccanti e piatti agrodolci per me del tutto nuovi.

Ho preso la macchina, con P., e arrivata allo stretto, giù in fondo, a Villa San Giovanni, mi sono imbarcata: prime tappe Aci Trezza e Catania. Poi giù verso la punta est passando da Ragusa, Modica, Scicli, Ispica, Punta Braccetto e tante altre fino a Punta Secca.E ancora verso Agrigento per poi attraversare la campagna siciliana e risalire verso Palermo, passando da Corleone.

La ricetta del Pane Cunzato La ricetta del Pane Cunzato

Volevo condividere qui parte delle meraviglie di questa splendida isola che si è ben incastrata nella mia testa con tutti i sapori e le immagini che ne delineano le mille e più personalità. E allora qui vi lascio alcune immagini della prima parte del viaggio, da Aci Trezza fino a Punta Secca: la prima parte di una scoperta che giorno per giorno ho cercato di acchiappare e trattenere nello spazio dei ricordi.
Le immagini scelte sono particolari, luoghi, sono silenzi e sono potenziali di sapori che più mi hanno colpito. Non è facile trasmettere un viaggio, quando è così ricco.

La ricetta del Pane Cunzato

C’è silenzio e fresco salendo le pendici dell’Etna. Nonostante i turisti che incontriamo si sente quasi solo il passo pesante sulla terra di fuoco sbriciolata. Una terra rossa, nera e fumo che non è come quella dei campi ma che è dura, secca e scivolosa allo stesso tempo.
Mi sembra di passeggiare su un terreno lunare, soprattutto con le luci del tramonto.

La ricetta del Pane Cunzato La ricetta del Pane Cunzato

La nostra agenda era piena di luoghi da vedere e cose da fare. Eppure erano talmente tante le cose che se ne lasciavamo indietro qualcuna comunque non ce ne pentivamo. Quello che ci aspettava non ci ha mai deluso.

Lasciata Ragusa Ibla, e le sue sorellastre Modica, Ispica e la splendida Scicli, ci siamo concessi anche mare e cibo.

La ricetta del Pane Cunzato La ricetta del Pane Cunzato La ricetta del Pane Cunzato La ricetta del Pane Cunzato
Nelle pause pranzo cercavamo luoghi dove assaggiare di tutto un po’. Siamo letteralmente impazziti per gli arancini (o le arancine come a Palermo) di Punta Secca. Una piccolissima gastronomia proprio dietro a quella che è la casa dove registrano le puntate del Commissario Montalbano e da cui, ovviamente, il nome. Beh, a parte i riferimenti alla fiction che non mi vede tra le fans, confermo che sono stati i più buoni di tutto il viaggio !!

Capperi cucunci

Non potevano mancare le nostre colazioni e merende con la brioche con gelato e con la mia granita preferita, quella di gelsi!

La ricetta del Pane Cunzato

Il lato gastronimico del viaggio ci ha spinto ad assaggiare il più possibile e a fare incetta di ingredienti che qui a Milano è più difficile che abbiano lo stesso sapore. Non mi preoccupo di come li userò. Ogni tanto, butto qualche pomodorino secco nell’insalata o nel sugo, metto qualche pinolo qui e lì, mangio un cappero mentre bevo un martini e cerco così di risvegliare i profumi della amata Sicilia che si sono assopiti dentro di me.

Lascio qui una ricetta semplice, come scritta in Sicilia, o cara, libro che ha aperto questo post e che ha incorniciato questa prima parte del viaggio.
Quella del pane cunzato o pane condito che può considerarsi una delle ricette più democratiche che possediamo, visto gli svariati modi di prepararlo e la semplicità dei suoi ingredienti.

Alla seconda parte del viaggio, da Agrigento a Palermo, ci dedicheremo magari in un prossimo post.

La ricetta del Pane Cunzato
La ricetta del Pane Cunzato

Ingredienti per 5 o 6 persone
da Sicilia, o cara. G.Culicchia con un accorgimento in più, le dosi e i pomodorini secchi.

  • Pane caldo di panetteria (1 pagnotta da 1/2 Kg appena sfornata)
  • Olio extravergine di oliva (2/3 bicchiere)
  • Qualche foglia di basilico (Una 10ina)
  • Pomodori e pomodorini secchi (2,3 pomodori grandi e una manciata di secchi)
  • Acchiughe (1 vasetto pic.)
  • Pecorino a scaglie (100gr)
  • Sale q.b. e Origano una manciata

1. Ammollare la manciata di pomodorini secchi in acqua calda per 8/10 minuti.

2. Tagliare il pane ancora caldo a metà, poi cospargere d’olio entrambe le parti. Tagliare a pezzetti i pomodori e schiacciarli nella mollica del pane imbevuta. Sminuzzare le acciughe e i pomodorini secchi e spingerli nella mollica. Aggiungere il pecorino a scaglie e il sale e  il basilico. Cospargere di origano alla fine.

3. Richiudere, tagliare il pane a fette abbastanza larghe. Addentare!

Ovviamente il pane cunzato si può fare con tutti gli ingredienti che avete in casa. L’importante è che vi ricordiate di usare la pagnotta calda calda!

Libro letto: Sicilia, o Cara di G. Culicchia

Filed under Estate, Italia, Luoghi, Pane, Vegetariano, Viaggi
Author

Questo è un archivio di esperienze e esperimenti. Sono una autodidatta e creativa in cucina a cui piace mescolare ingredienti di tutto il mondo. Condividere mi alleggerisce, perché ho sempre bisogno di trovare bellezza da qualche parte e creala se non ne vedo. Se mi lasci un commento sarò molto felice e sicuramente ti risponderò. In fondo, la comunicazione è bella se è a doppio senso.

10 Comments

  1. wowwwww, che meraviglia la Sicilia, chissà quando riuscirò a organizzare per andarci, hai fatto delle foto splendide e…ti appoggio i pomodori secchi, i pinoli, l’uvetta e tutto quello che hai assaggiato…invidia!!!Non parliamo di pane cunzato…buono!!!!

  2. ricetta deliziosa di cui avevo sentito solo vagamente parlare. Quelle immagini sono stupende, la sicilia ha dei luoghi che sembrano incantati. Nell’immagine del porto mi sembrava di vedere rappresentato il mondo de i malavoglia di verga. Un abbraccio

  3. Ti ringrazio per questa dettagliata e deliziosa prima parte di viaggio in Sicilia, non appena ne avrò la possibilità mi piacerebbe visitarla, trovo che l’Italia sia tra i paesi più belli da vedere (e gustare) e le tue foto ne sono la prova!
    Se ti riuscisse il 15 Ottobre di raggiungerci a Novara sarei davvero contenta ^_^
    Buona serata, a presto
    Sonia

  4. @Lia: grazie bisogna andarci in Sicilia!

    @Stefania: la ricetta è facile e veloce concordo in pieno con te sulla Sicilia.

    @Sonia: Magari ti ho fatto venire voglia di andarci per le prossime ferie.. a presto

  5. Il tuo post è meraviglioso… mi hai fatto fare un bel viaggetto mattutino e te ne sono grata! Una sera di qualche anno fa avevo organizzato una cena a tema ‘Sicilia’ e avevo trovato due ricette imbattibili per le Arancine e i Cannoli… bisognerà che io ripeta, le tue parole mi hanno fatto venire nostalgia e non parliamo poi delle immagini che hai scattato e scelto per noi!

    Un abbraccio e bravissima.
    Mari

  6. @ Fico& Uva: Benvenuti sul mio Blog..allora data la mia ancora scarsa capacità ad usare questo “coso” ho inavvertitamente cancellato il vostro commento che non riesco più a pubblicare (che peccato un commento è sempre apprezzato)…è xò rimasto in memoria nel cestino della mia posta “Siamo amanti della Sicilia, Ficosecco è siciliano…e arriviamo da te proprio con questo post! Ti seguiremo!Ciao Fico&Uva”
    Grazie mille ad entrambi 😉

  7. @ Mari: ci si dovrebbe scambiare le ricette degli arancini allora, visto che anche io ne ho portata una proprio da questo viaggio. bella l’idea della cena a tema…a presto bella 😉

  8. Aspettando di leggere la seconda parte …
    Semplicemente GRAZIE per avermi regalato un pezzetto di viaggio
    in una terra che adoro 🙂

  9. Le foto sono proprio belle! Brava…… spero tu abbia ripreso a sognare. Ti abbraccio
    Sara

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *